Dedicato alla memoria di Maurizio Di Paola, grande uomo, grande lavoratore e amorevole padre di famiglia.

ERRANDO IN MUSEI E LUOGHI


Benvenuti, in questa sezione si parlerà ogni sabato, e durante il resto della settimana, di musei, monumenti e luoghi.

Museo di storia naturale a Londra

Il Museo di storia naturale (Natural History Museum) è uno dei tre grandi musei situati a Kensington, a Londra (gli altri sono il Museo della Scienza e il Victoria and Albert Museum).
Ospita circa 70 milioni di reperti organizzati in cinque collezioni principali: botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia.
L'ingresso è gratuito anche se per accedere ad alcune stanze è necessario pagare.
Un tempo faceva parte del British Museum anche se ora è solamente una parte distaccata di esso.

Le Catacombe di Porta d'Ossuna

Le Catacombe di Porta d'Ossuna sono un cimitero ipogeo paleocristiano di Palermo.
Il sito è posto nella depressione naturale del Papireto a nord-ovest della città, e fu tagliato lungo Corso Alberto Amedeo per l'edificazione dei bastioni cinquecenteschi. Il complesso fu scoperto nel 1739 durante i lavori per la costruzione del convento delle Cappuccinelle ed esplorato dal Principe di Torremuzza, mentre nel 1907 fu studiato per la prima volta da Joseph Führer e Victor Schultze. Durante la seconda guerra mondiale le catacombe vennero utilizzate come ricovero dalla popolazione per rifugiarsi dai bombardamenti.

Fonte

Teatro Massimo a Palermo

Il teatro massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.

 Alla sua apertura, per monumentalità e dimensione (oltre 7.700 metri quadrati), suscitò le invidie di molti, come si può facilmente verificare leggendo i giornali italiani dell'epoca (es: L'Illustrazione Italiana del 6 giugno 1897). Di gusto neoclassico-eclettico, sorge sulle aree di risulta della chiesa delle Stimmate e del monastero di San Giuliano che vennero demoliti alla fine dell’Ottocento per fare spazio alla grandiosa costruzione. I lavori furono iniziati nel 1875 dopo vicende travagliate che seguirono il concorso del 1864 vinto dall'architetto Giovan Battista Filippo Basile, alla morte del quale subentrò il figlio, anch'esso architetto, che accettò di ultimare l'opera in corso del padre su richiesta del Comune di Palermo, completando anche i disegni necessari per la prosecuzione dei lavori del Teatro.

Teatro Massimo a Palermo


Trulli

Trullo...
...
L'altopiano della Murgia, per la sua stessa natura geolitologica a matrice essenzialmente calcarea, ha fornito la possibilità agli abili costruttori delle epoche più remote di progettare e tramandare fino ai nostri giorni queste costruzioni.
Il territorio in cui più importante è la presenza dei trulli si identifica geograficamente con la Valle d'Itria, dove sono chiamati casiedde (dal latino casella, piccola casupola, capanna). Qui la città di Alberobello (provincia di Bari), avendo un intero quartiere, coincidente con il centro storico cittadino, edificato integralmente con queste costruzioni, rappresenta a tutti gli effetti la "capitale dei trulli". Sino agli anni cinquanta del XX secolo, anche il comune di Villa Castelli (provincia di Brindisi) era costituito prevalentemente da trulli di cui oggi restano pochi esemplari...


Castello Sforzesco - A Milano - Gruppo ideale di musei per chi si trova nella zona, residente, migrante o turista in vacanza

Castello Sforzesco

http://www.milanocastello.it/ita/permanenti.html

 

 

 

 

 

 

 

Cripta delle Repentite a Palermo

    Nel 1524 venne fondato un monastero, all’interno dell’ ex chiesa di S. Maria delle Grazie, costruita con lo stile gotico-catalano. Lo scopo era quello di ospitare tutte le donne che,essendo state prima cortigiane, si erano poi pentite e di conseguenza fu assegnato il nome di “Repentite”.
 

Museo di Zoologia Doderlein a Palermo in via Archirafi 16

Astrid Natura e il museo di zoologia Doderlein


Palazzo Abatellis

Palazzo Abatellis  

Palazzo Abatellis, anche detto Palazzo Patella è situato a Palermo in via Alloro, arteria principale del quartiere della Kalsa. Ospita all'interno la Galleria Regionale.

Storia

Il Palazzo (fine del XV secolo), opera di Matteo Carnilivari all'epoca attivo a Palermo in cui attendeva ai lavori di palazzo Aiutamicristo, e splendido esempio d'architettura gotico-catalana, era la residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro Portulano del Regno.
Senza eredi, l'Abatellis dispose che il palazzo rimanesse alla moglie, e che alla morte di essa vi venisse fondato un monastero di donne sotto il titolo di Santa Maria della Pietà. Quindi nel maggio 1526 un gruppo di suore dell'ordine domenicano, provenienti dal Monastero di Santa Caterina, si trasferì nel palazzo. Furono necessari numerosi adattamenti per renderlo adeguato alle esigenze della vita monastica, e come si può vedere da una pianta pubblicata dal Filippo Meli in Matteo Carnelivari e l’architettura del quattro e cinquecento in Palermo, le diverse ali furono frazionate per realizzare celle e corridoi. All'esterno le finestre furono modificate e furono tolte le colonnine intermedie e, a volte, anche certi elementi decorativi. Il palazzo prende allora il nome di "Monastero del Portulano".

 
Annunziata di Antonello da Messina, tempera su tavola, 45 x 34,5 cm 

Museo Leonardiano a Vinci

http://www.museoleonardiano.it/ita/museo/il-percorso-espositivo

La fossa della garofala


 L'ultimo lembo di Conca d'Oro sull'antico alveo del Kemonia

E' un parco urbano sconosciuto, un lembo di Conca d'Oro sopravvissuto miracolosamente all'avanzata del cemento. La Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria di viale delle Scienze, porta alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo, di ipogei e complessi sistemi di irrigazione, di specie botaniche esotiche e di esemplari di macchia mediterranea.

Il "viaggio nel tempo" attraversa i quindici ettari dell'area che fu parte dell'elegante parco di Luigi Filippo d'Orléans e si sviluppa lungo l'originario tracciato del fiume Kemonia, che assieme al Papireto delimitava la città punica. Il nome deriva dal primo proprietario di cui si conosce l'identità , Onorio Garofalo, alla fine del XV secolo.


Museo del cinema a Torino

Sito del museo

Il Museo nazionale del cinema Fondazione Maria Adriana Prolo, ha sede a Torino, all'interno della Mole Antonelliana. Il nucleo delle collezioni è dovuto al lavoro della storica e collezionista Maria Adriana Prolo.
Nel 2008, con 532.196 visitatori, si è collocato al tredicesimo posto tra i musei più visitati d'Italia.

 

Oratorio di Santa Cita

Leggi sull'Oratorio di Santa Cita a Palermo

L'oratorio di Santa Cita rimarca lo schema tipo dell'oratorio come luogo di assemblea e di culto, con doppia funzione liturgica e sociale e col netto contrasto architettonico tra l'esterno fortemente modesto e l'interno splendidamente adorno. Al sito si accede attraverso un piccolo portale sormontato da uno scudo marmoreo che attraverso una scalinata porta al ballatoio maiolicato su cui prospettano due portali marmorei tardo-cinquecenteschi. Un ampio antioratorio conduce all'aula oratoriale, splendida nel raffinato corteo barocco di stucchi sapientemente elaborati e realizzati da GIACOMO SERPOTTA, incaricato tra il 1685 e il 1690 di impreziosire l'intero ambiente ecclesiastico con un apparato iconografico basato sugli exempla dei Misteri e delle Virtù.


 

 

 

 

 

 

 

 

Il museo civico di storia naturale a Milano

 Il Museo civico di storia naturale di Milano è stato fondato nel 1838, ed è uno dei più importanti musei naturalistici d'Europa. Nel 2008 è stato visitato da 350 000 persone.


Wikipedia - museo civico di storia naturale a Mialno


Nel 1838 il Comune di Milano accolse la donazione del museo naturalistico privato del collezionista milanese Giuseppe De Cristoforis e del botanico di origine ungherese Giorgio Jan, costituito nel 1832 quale proprietà indivisa[2], nominando primo direttore del nuovo Museo civico di Storia Naturale lo stesso Jan, al quale veniva accordato un vitalizio annuo.
Il Museo aprì al pubblico nel 1844 in occasione del VI Congresso degli Scienziati Italiani che quell’anno svolgeva i suoi lavori a Milano.


Scheletro di capodoglio.
Fin dal primo regolamento del 1843 venne stabilito che il Museo impartisse pubbliche lezioni di scienze naturali, questa funzione didattica si rafforzò nel 1863 con l’apertura dei corsi per l’Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico di Milano) e nel 1875 con la partecipazione del Museo al Consorzio degli Istituti di Istruzione Superiore, articolata struttura formativa che diede origine nel 1924 all’Università degli Studi di Milano. Dal 1924 al 1938 ebbe sede in Museo la Facoltà di Scienze Naturali, Matematiche e Fisiche dell’Università Statale che, grazie ad una convenzione tra lo Stato e il Comune di Milano, poteva usufruire dei laboratori, delle collezione, della biblioteca e del personale scientifico del Museo di Storia Naturale per le attività didattiche e di ricerca.
Nel 1943 l’incendio causato da un bombardamento aereo anglo-americano devastò il palazzo e distrusse buona parte delle collezioni. L’ingente lascito in denaro del medico milanese Vittorio Ronchetti permise la ricostruzione del Museo, riaperto al pubblicò nel 1952, e la pianificazione di un programma di nuove acquisizioni al fine di ricostituire il patrimonio museale.
Dal 1866 il Museo ospita la Società Italiana di Scienze Naturali, fondata nel 1857 come Società geologica residente in Milano. Il sodalizio scientifico portò nel 1893 alla cointestazione delle riviste scientifiche edite dalla Società e tuttora pubblicate insieme al Museo di Storia Naturale. Attualmente hanno sede presso il Museo di Storia Naturale di Milano anche il Gruppo Mineralogico Lombardo, il Gruppo Botanico Milanese e il Centro Studi Archeologia Africana.

La Cuba, a Palermo

La Cuba Sottana, Castello della Cuba, o più semplicemente Cuba, è un padiglione di delizie, in origine all'interno di uno dei Sollazzi Regi dei re normanni di Sicilia. Si trova a Palermo all'interno dell'omonimo quartiere.
Si chiama "sottana" per distinguerla dalla Cuba soprana, oggi inglobata nella settecentesca villa Di Napoli.



La Cuba, a Palermo

 

 

 

 

 

 

 

 

Museo di paleontologia e geologia a Palermo

Il Museo "Gaetano Giorgio Gemmellaro" è un museo paleontologico e geologico di Palermo, appartenente al dipartimento di geologia e geodesia dell'Università di Palermo.

La fonte di queste righe e la storia del museo
  • Sala Enzo Burgio
Situata al piano terra, ospita collezioni che illustrano la storia geologica della Sicilia. I reperti spaziano dal Permiano, con i resti di una scogliera corallina provenienti dalla Valle del Sosio, all'era mesozoica, con resti fossili tra cui spicca una ricca collezione di Ammoniti, all'era cenozoica, testimoniata tra l'altro da una collezione di denti di squalo di notevoli dimensioni, per arrivare al quaternario, con una collezione di fossili rappresentativi della fauna di Monte Pellegrino.
Nella sala sono esposti anche rarissimi campioni di rocce provenienti dall'isola Ferdinandea, raccolti da Carlo Gemmellaro durante il breve periodo di emersione nel 1831.
  • Sala dell'uomo
Ospita le testimonianze della prima presenza umana in Sicilia ed in particolare i resti fossili di "Thea", una donna vissuta nel Paleolitico superiore, il cui scheletro fu rinvenuto nella Grotta di San Teodoro.

  • Sala dei cristalli
Vi sono raccolti notevoli esemplari di cristalli di calcite, aragonite, celestina, gesso, salgemma e zolfo, la maggior parte dei quali risalenti al Messiniano (cosiddetta Serie gessoso-solfifera), allorquando i collegamenti tra l'Atlantico e il Mediterraneo si interruppero e quest'ultimo si trasformò in un grande lago salato.
  • Sala degli elefanti
La sala ospita numerosi reperti relativi agli elefanti nani che popolarono la Sicilia durante il Pleistocene medio-superiore, tra cui un esemplare completo di Elephas mnaidriensis.

La sala degli elefanti

Orto Botanico a Palermo

La sua origine risale al 1779, anno in cui l'Accademia dei Regi Studi, istituendo la cattedra di Botanica e Materia medica, le assegnò un modesto appezzamento di terreno per insediarvi un piccolo Orto botanico da adibire alla coltivazione delle piante medicinali utili alla didattica e alla salute pubblica.
Questo primo Orto ben presto si rivelò insufficiente alle necessità e nel 1786 si decise di trasferirlo in quella che è la sede attuale, presso il Piano di Sant'Erasmo, all'epoca tristemente famoso in quanto sede dei roghi della Santa Inquisizione.
Nel 1789 fu iniziata la costruzione del corpo principale degli edifici dell'Orto, costituiti da un edificio centrale, il Gymnasium, e da due corpi laterali, il Tepidarium e il Calidarium, progettati in stile neoclassico dall'architetto francese Léon Dufourny.

Ficus Macrophylla I cinque Ficus più grandi d'Italia
Vicino al Gymnasium si trova la porzione più antica dell'Orto, detta Sistema linneo, anch'essa progettata dall'architetto Léon Dufourny con uno schema rettangolare suddiviso in quattro parallelogrammi. Su indicazione del padre francescano Bernardino da Ucria, insigne botanico, in questa porzione del giardino le specie furono disposte secondo la tassonomia linneana, sistema di classificazione sviluppato da Carl von Linné ed esposto negli aspetti riguardanti la botanica nel 1753 in Species Plantarum.
Il nuovo Orto fu inaugurato nel 1795 e nel 1798 si arricchì dell'Acquarium, una grande vasca in cui prosperano numerose specie di piante acquatiche.
Nel 1823 fu completata la Serra Maria Carolina. Il grande Ficus magnolioide, che costituisce il simbolo del moderno Orto, fu importato nel 1845 dalle Isole Norfolk (Australia). In seguito a successivi ampliamenti, nel 1892 fu raggiunta l'attuale estensione di 10 ettari circa.

Orto Botanico - continua a leggere







Articoli presenti nel sito de "I Caffè Culturali"

 









C'era una volta in Sicilia - 50 anni del Gattopardo

La cripta delle repentite


Post presenti nel blog

 

 

 

 

 

 

Per la rubrica "Parole sociali in dialoghi territoriali" intervista a Giuseppe Ciraolo sul museo etnografico siciliano "Giuseppe Pitrè"


Per la rubrica "Parole sociali in dialoghi territoriali" intervista a Fabrizio Fernandez sulle Catacombe dei Cappuccini 

Per la rubrica "Parole sociali in dialoghi territoriali" intervista a una guida di palazzo Chiaramonte Steri


VIII Edizione della rassegna "Le vie dei Tesori"



Altri link

Gruppo Facebook : I MONUMENTI DI PALERMO E DEL MONDO

Nessun commento:

Posta un commento