La imploravi come un obolo
In quella sedia
Quella sera
Ti chiudevi in te stesso
Chi poteva capire
Chi poteva percepire
Cosa crudelmente provavi?
Poi in quel letto, a quel respiratore
Tu che nella vita osavi?
Per altri sempre ispiratore
Attaccato ad esso
Imploravi
Il destino, il proprio
A volte lo scelgono gli altri
Non si sceglie da solo
Esploravi
Dell’animo ormai esproprio
Di lungimiranza numi alti
La imploravi adesso
Come un misero obolo
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