«[Q]uesto ho voluto
fare scrivendo il dramma: sognare e perdermi nella meraviglia di una storia
d’amore e morte, di guerra e di pace, di luce e di tenebre, di sogno e di
libertà. Una terra, in una dimensione parallela e contemporanea al periodo
storico, assolutamente verosimili.»
Emanuele Marcuccio, dalla nota di Introduzione, p. 23.
Si
presenta a Catania alle 11:30 sabato 23 giugno 2018 presso Mondadori Bookstore
di Piazza Roma 18 «Ingólf Arnarson - Dramma epico in versi liberi.
Un Prologo e cinque atti»,
opera poetica e teatrale di ambientazione islandese di Emanuele Marcuccio, edita
per i tipi della marchigiana Le Mezzelane Casa Editrice. Il libro raccoglie un lavoro
iniziato fin dal maggio 1990 e terminato nell’aprile 2016 con un totale di 2380 versi per un lavoro di diciannove anni
escludendo i sette complessivi di interruzione.
Relazionerà
il critico letterario, poeta e scrittore Lorenzo Spurio, Presidente
dell’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, nonché prefatore del libro. La
presentazione si inserisce nel corso di una due giorni di Poesia tra Messina e
Catania, organizzata dalla stessa associazione.
Scrive
Spurio nella Prefazione: «Il dramma di Marcuccio tratta con originalità e
chiarezza di linguaggio molti topos
dell’epica germanica: i riferimenti ai combattimenti, al cozzar di spade,
all’importanza della fama e della gloria; l’impiego di prove per testare la
valorosità dell’eroe; la credenza e l’invocazione del fato, spesso
personificato, il tema del tesoro e il motivo del viaggio in terra straniera.
Essendomi occupato di fatalismo germanico, devo riconoscere che nell’opera di
Marcuccio il destino non è un semplice concetto, un’idea, ma viene caricato di
un significato proprio facendo di esso quasi un personaggio. Fato, destino,
sorte, fortuna sono concetti che derivano dall’antico inglese wyrd, spesso personificato dalle Norne,
che si riferisce a una cultura precristiana, pagana. A tutto ciò Marcuccio
aggiunge elementi che rimandano alla conversione dell’Islanda al cristianesimo:
la presenza di un monastero e di monaci, l’influenza celtica, la presenza di
croci che viene, quindi, a rappresentare una fase successiva di sviluppo
politico-sociale-economico della vita dell’Islanda di epoca norrena.
Tuttavia
ciò che Marcuccio narra non è solo un racconto epico, è molto di più. È
evidente, infatti, la potenza del lirismo, soprattutto in alcuni momenti, come
nella scena d’amore tra Sigurdh e Halldóra e, allo stesso tempo, di una certa
vicinanza alla cultura popolare con riscontrabili cadenze e dialettismi che
rendono particolarmente significativo e vivo il testo, sottolineando quanto sia
importante la componente orale nella trasmissione della cultura.» (pp. 30-31)
Interverranno
come correlatori:
Francesca
Luzzio, poetessa e critico letterario, autrice della Quarta di copertina
Giusi
Contrafatto, poetessa e Presidente dell’Ass. Culturale Caffè Letterario
“Convivio” di Caltagirone (CT)
Luigi
Pio Carmina, poeta e scrittore, curatore del blog culturale “Cultura, Comunità, Coscienza, Conoscenza, Curiosità”
Sarà
presente l’autore.
SCHEDA DEL LIBRO
TITOLO: Ingólf Arnarson - Dramma epico in versi
liberi
SOTTOTITOLO: Un Prologo e cinque atti
AUTORE: Emanuele
Marcuccio
PREFAZIONE:
Lorenzo Spurio
POSTFAZIONE:
Lucia Bonanni
NOTA STORICA:
Marcello Meli
NOTA DI QUARTA:
Francesca Luzzio
OPERA IN
COPERTINA: Alberta Marchi
EDITORE: Le
Mezzelane
GENERE:
Poesia/Teatro
PAGINE: 188
ISBN:
9788899964634
COSTO: € 10,90
Info:
Short-link vendita:
3403405449
Emanuele
Marcuccio (Palermo, 1974) è autore di quattro sillogi: tre di
poesia - Per una strada (2009) Anima di Poesia (2014); Visione (2016) - e una di aforismi Pensieri Minimi e Massime (2012). È redattore
delle rubriche di Poesia “Il respiro della parola” e di Aforismi “La parola
essenziale” della rivista di letteratura Euterpe.
Ha curato prefazioni a sillogi poetiche e varie interviste ad autori esordienti
ed emergenti. È stato ed è membro di giuria in concorsi letterari nazionali e
internazionali. È presente in L’evoluzione
delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio
(1990-2012) (2013). È ideatore e curatore del progetto poetico “Dipthycha”
di dittici “a due voci”, del quale sono editi tre volumi antologici (2013;
2015; 2016) a scopo benefico. Nel 2016 completa un dramma epico in versi liberi
pubblicato nel 2017 per i tipi della marchigiana Le Mezzelane, di argomento
storico-fantastico, ambientato in Islanda (IX sec. d.C.). Cura il blog “Pro Letteratura e Cultura”. Di prossima
pubblicazione un quarto volume del progetto “Dipthycha”.
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