che sta vivendo onirico
la mia vita contorta.
Giochi con i miei incubi e ti contorci.
Giri tetra la testa,
con un occhio, corpo vitreo assente,
e un occhio, non più cristallino.
Giochi con i miei sogni e ti commuovi.
Giri lieta la testa,
con gioianza, e vicina speranza,
è la vista del poeta, che colui è.
Sì, colui che ti dirige, ti segue.
Posso indirizzare la lontana mia erranza,
lasciare che ti rimanga solo il sogno,
tramite il mio verso, e il suo canto,
tramite colui che la lingua creò.
Luigi Pio Carmina
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